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Spugne in cucina: non sarà più un incubo!

Ti svegli con l’entusiasmo giusto per dare una bella pulita alla tua cucina. Ti avvicini al lavello e lì, sotto il tuo naso, compare una squadra di spugne malridotte e disorganizzate, tanto da farti abbandonare ogni tuo buon proposito.  È successo anche a te? Niente paura, in questo post ti daremo tutti i suggerimenti utili per igienizzare e gestire al meglio questi “accessori di pulizia”!

Spugne in cucina: ordine e pulizia

Le spugne in cucina ne avrebbero di storie di batteri da raccontare… storie da incubo, per la precisione! Scopriamo allora insieme come organizzare e prenderti cura delle tue spugne per mantenerle sempre pulite, ordinate e farle durare più a lungo.

  • A ogni superficie il suo tipo di spugna. Con la tua esperienza di casalinga, saprai bene che esiste una spugna per ogni funzione. Il primo step è quindi scegliere il materiale più adatto all’area da pulire: dal panno in microfibra a quello in cellulosa, ideali per le superfici più delicate, fino alle spugne abrasive, che disincrostano lo sporco più ostinato senza graffiare. Ricordati poi delle pagliette di acciaio, perfette per pulire in modo efficace pentole, fornelli, griglie e tutte le superfici più resistenti.
  • Spugne diverse, colore diverso. Nella tua cucina avrai quindi una collezione di spugne, ognuna pronta a svolgere un compito diverso. C’è quella per i piatti e quella per il lavello, quella per il gas e quella per il tavolo. Una vera e propria squadra del pulito. Per questo ti consigliamo di sceglierle di colori diversi in base al loro utilizzo, in modo da non correre mai il rischio di confonderle.
  • Pulizia delle spugne. Dopo averle utilizzate, lava sempre le spugne sotto l’acqua tiepida con un po’ del nostro detersivo per piatti Limone e Zenzero, efficace per neutralizzare i batteri ed eliminare i cattivi odori. Strizzale bene e riponile nel loro apposito contenitore.
  • Contenitori per spugne. Per avere una cucina ordinata e ben organizzata, le tue spugne devono avere il loro posto preciso, un bel contenitore (solitamente forato). Ne esistono tantissimi in commercio, di ogni forma, colore e dimensione, e ti aiuteranno a favorire l’asciugatura delle spugne, evitando la formazione di cattivi odori, umidità e muffe. 
  • Ogni quanto cambiare spugna? Ogni spugna, in base alla sua funzione, possiede un proprio ciclo di vita. Quando dirle addio e provvedere alla sua sostituzione?

– Spugna per i piatti: ogni tre settimane.

– Spugna per pulire il lavello: ogni due mesi.

– Spugna per pulire le superfici della cucina (tavolo, top, fornelli): ogni tre mesi.

– Paglietta di metallo: ogni tre mesi. La usi poco, ma è difficile da pulire perché nella sua trama è facile che rimangano tracce di cibo. Ti consigliamo, quindi, di non trascurarla.

Prima di lasciarti, ti suggeriamo di approfondire il tema con un nostro articolo sulla pulizia della spugna, ma anche della scopa e dello straccio. Troverai tanti altri consigli utili per igienizzare e far durare più a lungo i tuoi alleati del pulito!