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Uno zerbino… di tutto rispetto

Siamo d’accordo, non veste panni molto autorevoli, ma il tanto bistrattato zerbino, dal basso della sua posizione, svolge un ruolo di grande importanza.

Quale? Quello di biglietto da visita della tua casa. Il tappetino, infatti, è la prima cosa che gli ospiti notano in attesa che tu apra loro la porta.

Così, abbiamo deciso di concedere “un post di gloria” allo zerbino. 😉 Ti illustreremo i diversi modelli e materiali tra cui scegliere, e i consigli per prendertene cura.

La scelta dello zerbino

Non sai quali sono i criteri per scegliere lo zerbino giusto? Un consiglio: pensa a lui come a un qualsiasi altro complemento d’arredo. Quindi, coordinalo allo stile della tua casa e al contesto esterno.

Esistono, per esempio, modelli più moderni – quelli sintetici – e altri più classici, come i sempreverdi zerbini di cocco. Passiamo in rassegna le caratteristiche dei materiali più comuni.

Zerbini sintetici

Vinile, polipropilene, poliammide o nylon. Questi nomi non ti diranno più di tanto, ma le tue scarpe li conoscono molto bene.

Sono infatti i materiali più diffusi con cui vengono fabbricati i tappetini sintetici. E, come immaginerai, offrono alcuni vantaggi rispetto alle fibre naturali:

  • Assicurano una durata quasi illimitata. Diciamo “quasi”, nel caso il tuo cane si divertisse a giocarci.
  • Non temono le intemperie, quindi possono essere lasciati tranquillamente all’esterno.
  • Sono semplicissimi da pulire.

Se proprio vogliamo fare “la setola e la controsetola” allo zerbino sintetico, possiamo trovargli un unico difetto: l’incapacità di asciugare bene bene le suole delle scarpe. Sì, se lo scegli, forse dovrai lavare il pavimento più spesso.

Zerbini di fibra di cocco

Con lo zerbino di fibra di cocco vai sul classico. Si tratta di un materiale naturale che, il più delle volte, viene intrecciato a mano. Per questa ragione lo pagherai un po’ di più rispetto a un tappeto sintetico. Ecco quali vantaggi ti offre:

  • Una grande resistenza.
  • Un’ottima capacità di assorbire l’umidità e di pulire le suole delle scarpe.

Gli svantaggi? Be’, qualcuno ce n’è. Ti accorgerai, soprattutto nei primi giorni di utilizzo, che perderà qualche fibra. Si tratta di un processo temporaneo che cesserà nel giro di qualche giorno. Quindi, stai tranquilla: non rimarrai con un tappeto spelacchiato.

Inoltre, è un po’ più delicato di un zerbino sintetico, quindi te lo sconsigliamo se ti serve uno zerbino per esterni.

Lo zerbino di fibre di cocco… sintetiche

Un ottimo compromesso potrebbe essere uno zerbino di cocco sintetico. L’aspetto è simile a quello di un tappeto di fibra naturale, ma offre il vantaggio di una maggiore resistenza allo schiacciamento e agli agenti atmosferici. E non solo:

  • Non si sfilaccia e non perde le fibre.
  • È semplice da pulire.

Svantaggi? Sembra proprio che non ce ne siano. Per questo è tra i tappeti più utilizzati nei luoghi pubblici.

Hai già scelto quale zerbino fa più al caso tuo? Aspetta un attimo: vediamo come dovrai prendertene cura.

Come pulire lo zerbino

Zerbino sì. Ma ogni tanto avanza anche la pretesa di essere pulito! Per quanto riguarda il lavaggio degli zerbini sintetici, è tutto molto semplice:

  • Spruzza lo sgrassatore Marsiglia sulla superficie del tappeto e passa una spazzola con le setole dure.
  • Risciacqualo sotto l’acqua corrente e fallo asciugare bene all’aperto.

Se, invece, hai scelto uno zerbino di cocco, evita il contatto con l’acqua, perché potresti ritrovarti con brutti aloni. Ti basterà batterlo sul fondo per rimuovere l’eccesso di polvere o, se non puoi spostarlo perché fissato al pavimento, passarci su con l’aspirapolvere alla minima potenza.

Ah, e se vuoi metterlo da parte per un periodo, ricordati di conservarlo disteso, oppure arrotolato, ma con la parte che viene calpestata rivolta verso l’esterno. In questo modo non rovinerai le fibre.

Allora, quale tappetino scegli per casa tua? Qualunque sia la tua decisione, prenditene cura: è uno zerbino, ma esige rispetto. 😉